i tip-toe down to the shore
stand by the ocean
make it roar at me
and i roar back
björk – violently happy
un anno fa ho cominciato ad inventarti, e adesso mi fa male il ginocchio.
devo aver fatto un movimento improvviso, a freddo, senza rendermene conto, e mi si è stirato il quadricipite sinistro, che ha messo sotto pressione il legamento, che ha iniziato a reclamare, e si è infiammato, e adesso mi fa male il ginocchio, e quasi non riesco a camminare.
solo perché ho voluto inventarti troppo.
[“perché zoppichi?”
“mi fa male il ginocchio”]
anche un anno fa c’era la voce di björk, ma continuava a piovere, ricordi? e non c’era questo caldo che si attacca alla pelle e ha l’odore del desiderio. facevo fatica ad inventarti, all’inizio, perché ancora non sapevo dove dovevi iniziare e dove finivi. poi ho capito che bastava parlarti, che nascevi così, un po’ come volevo, un po’ come volevi tu. ho quasi pensato che potevamo inventarci insieme.
[“come mai? che hai combinato?”
“ho voluto inventarti troppo”]
quanto ti ho inventato bene. che mi sembri quasi una certezza, mi sembra quasi di vederti, soprattutto nella luce della sera, o di sentirti arrivare dall’altra stanza, all’improvviso, e dici “fa caldo”, o “vuoi un caffè”, “andiamo a dormire”, o “quando mi ami?”. e io mi giro a cercarti gli occhi, le luci sono spente, e faccio fatica a trovarli anche se li sento addosso, anche se li ho sempre immaginati così luminosi e pieni.
[“e adesso?”
“adesso per un po’ devo smettere di inventarti”]
continuerei a parlarti, ma mi siedo storto, sento male al ginocchio, e decido di stare zitto.
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