tipo
quelle domeniche mattina che potresti restare a letto a dormire, e invece no.
c’è da preparare il caffè, vedere se riesci a farti sentire dal mondo, pulire
casa, andare a lavorare, mettere a posto i pensieri, o fermarli.
tipo
quelle domeniche mattina che c’è il sole e vorresti mangiarlo. e invece un’altra
cazzo di sigaretta e gorecki dei lamb che ti lecca le orecchie.
[“per
esempio potresti raccontarmi una storia”
“se
vuoi ti racconto di quella volta che non riuscivo a smettere d’inventarti”]
c’è
quella canzone che parla di noi, che ci descrive così bene. quattro note di
piano e una voce di donna, che un po’ fa male e un po’ ti viene voglia di
squarciare l’universo e tirarne fuori il cuore che pulsa.
quindi
è così, siamo tutto e il contrario di tutto. come dire, siamo la differenza tra
il pensarci forte e il pensarci bene. e nel frattempo mi accarezzo la barba, mentre
scorre quello che ci siamo detti e non, la paura di sbagliare, un altro caffè,
la voglia di fare l’amore.
[“devo
dirti una cosa”
“perché
non mi abbracci e basta?”]
vorrei
solo un posto dove appoggiare la testa.