domenica 20 luglio 2014

un posto

tipo quelle domeniche mattina che potresti restare a letto a dormire, e invece no. c’è da preparare il caffè, vedere se riesci a farti sentire dal mondo, pulire casa, andare a lavorare, mettere a posto i pensieri, o fermarli.
tipo quelle domeniche mattina che c’è il sole e vorresti mangiarlo. e invece un’altra cazzo di sigaretta e gorecki dei lamb che ti lecca le orecchie.

[“per esempio potresti raccontarmi una storia”
“se vuoi ti racconto di quella volta che non riuscivo a smettere d’inventarti”]

c’è quella canzone che parla di noi, che ci descrive così bene. quattro note di piano e una voce di donna, che un po’ fa male e un po’ ti viene voglia di squarciare l’universo e tirarne fuori il cuore che pulsa.
quindi è così, siamo tutto e il contrario di tutto. come dire, siamo la differenza tra il pensarci forte e il pensarci bene. e nel frattempo mi accarezzo la barba, mentre scorre quello che ci siamo detti e non, la paura di sbagliare, un altro caffè, la voglia di fare l’amore.

[“devo dirti una cosa”
“perché non mi abbracci e basta?”]

vorrei solo un posto dove appoggiare la testa.



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