lunedì 18 maggio 2015

momenti di debolezza

sometimes i get to thinkin', baby, when i'm all alone
i could maybe make it on my own

beth orton – precious maybe


l’altra sera il cielo aveva un colore poco reale, come solo a venezia può succedere. eravamo seduti nel minuscolo cortile all’aperto di un bàcaro vicino a campo santa margherita, e parlavamo, tra un bicchiere di vino e l’altro. dopo anni, dopo una vita passata ad ignorarci, ci siamo raccontati tutto quello che non ci eravamo raccontati nemmeno allora.
solo a venezia può succedere che il tramonto è incerto ma bellissimo, e l’aria profuma di momenti di debolezza.

[“non facevo che guardarti”
“perché?”
“perché cercavo di capire”]

quelli che non riusciamo a nascondere, anche se ci proviamo, ma è una smorfia impercettibile che ci tradisce, o la luce degli occhi che sa di desiderio, di voglia di mani, labbra e carne. come quella volta che eravamo su una panchina, al buio, lungo il canale, quasi ancora sconosciuti, e non c’era nessuno ma chiunque ci poteva vedere, e non riuscivamo a resisterci e avremmo voluto solo dimenticarci o non essere lì.

[“ricordo ancora il tuo profumo”
“capita anche a me”]

quelli che ci pentiamo subito dopo, che prima ci sembrava così bello, così giusto, e poi forse non ne siamo più così sicuri. come quando ti ho detto che mi manchi, anche se sapevo che non dovevo, e non era una bugia meravigliosa, era la verità, ma potevo farne a meno. e il tuo sguardo, giustamente, era incerto e bellissimo, come il tramonto a venezia.

[“lo sai che non si torna mai indietro”
“anche se sarebbe bello”
“anche se sarebbe inutile”]

sono giorni che vivo così, a momenti di debolezza.


2 commenti:

  1. Si ritorna sempre nell'ultimo luogo dove siamo stati felici. Sia pur mentalmente. E' un autodifesa della mente.
    Dovresti cambiare città ricordi e promesse. Ricominciare da capo. Perché certi ricordi bellissimi rimangono tali solo nell'ansia del momento che li ha rievocati. Niente di più insano ed effimero seppur vero.

    Chi vive nel passato uccide lentamente il suo futuro che ridisegna se stesso ad immagine del passato.

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