swimming in the waves of your intimacy
i'm able to offer
my love for centuries
air – sex born poison
capita che l’estate si mette in pausa, che fuori piove e non è una notte di stelle e aria calda.
capita che sembra sempre tutto fermo, anche quando non lo è, e lo sappiamo benissimo. che non ci si dovrebbe accontentare, ma a volte non abbiamo altra scelta. che c’è qualcosa che non va, ma non lo diciamo a nessuno, e continuiamo a domandarci il perché.
[“tu lo sai che adesso non dobbiamo cominciare a domandarci perché”
“perché?”]
capita di riconoscersi. capita di capire tutto ancora prima di guardarsi. e poi si inizia, lentamente, a tentoni, a ricostruirsi. sulla pelle calda, in mezzo alle labbra che si cercano, con il sapore che resta in bocca, nei momenti che ci sembrava di aver sognato, nelle canzoni che non pensavamo di riascoltare, tra le parole che non crediamo di sentire.
[“adesso preferirei non dover dire niente”
“sarebbe la non-soluzione migliore”]
capita di perdersi subito, di restare senza parole, e che va bene così.
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