venerdì 1 agosto 2014

agosto

è iniziato anche agosto, che mi fa pensare ad una canzone di samuele bersani, che mi fa pensare ad un’altra canzone di samuele bersani. a quelle cose a cui vuoi credere, con ostinazione, con il ritmo lento e sincopato della speranza. come un’immagine immobile, fissa nella testa, di quello che sarebbe potuto essere, e invece pare ci sia il sole e mi tremano le dita.
e allora infilo gli occhiali, accarezzo l’accendino, il lago è blu, e aggiusto le parole. facendo un po’ finta di non essere me, ma non so quanto resisto.

[“hai ascoltato quella canzone che ti dicevo?”
“vorrei rubarti gli occhi”
“ma l’hai ascoltata?”
“no, l’ho fatta diventare il tuo odore”]

il vento è caldo, a tratti, e canta una canzone al contrario. c’è il rumore della lavatrice, delle porte che sbattono, e di tutto quello che ancora sto aspettando. e resta, nel frattempo, un’ennesima correzione, una mano sulla spalla, uno sguardo che ti legge dentro e ti fa capire che sei bello, non tanto, tantissimo.

[“e tu pensi che tutto questo sia poco?”
“forse non è poco, ma non so a cosa serve”
“è come se mi mancasse un pezzo di pelle”
“è come saperti e non averti”]

c’è che, in fin dei conti, ci si perde piano, tra la paura di scappare, la certezza di prendere la decisione migliore, la differenza tra guardarsi e cercarsi, il dubbio di fare il peggiore degli sbagli. insomma, quelle cose luminose e grandi come l’universo, come il più potente dei déjà vu, di quelli con tutti gli accenti al posto giusto.

[“che vuoi che sia, è solo un istante”
“sì, è solo un istante”
“e poi io che ne so”
“e poi non dovresti disimparare a non capirmi”]

il vento fischia, la lavatrice è finita, le porte continuano a sbattere, in sottofondo unspoken dei four tet fa bene all’anima. e io sto fermo, non mi muovo.

[“è che a volte succedono cose più grandi di noi”
“e allora tu mangiale”]

quanto è dolce l’amarezza.

2 commenti:

  1. A volte, leggere quello che scrivi mi fa trovare lo spazio dentro di me. In mezzo a tutta questa confusione. E mi dispiace, ma non so spiegarlo in un altro modo. Grazie.

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